Nashville riparte alla grande con la seconda metà di stagione

Gli eventi accaduti nella prima metà della quinta stagione ci hanno sconvolto moltissimo, lasciandoci con un vuoto molto grande da dover colmare. La morte di Rayna è stata inaspettata e dolorosa da superare, ma di sicuro lo sarebbe ancora di più se Nashville si fosse concentrata a crogiolarsi sul dolore anziché andare avanti.

Dopo la morte di Rayna avvenuta nel nono episodio, i due episodi successivi sono stati di pieno dolore. La parte finale della prima metà di stagione è servita sia ai personaggi che a noi fan per elaborare il lutto di una perdita così sconvolgente e significativa ma, come è giusto che sia, ora Nashville è pronta a guardare avanti.
Con Back in the Saddle Again abbiamo un ulteriore salto temporale in avanti di 10 settimane e anche questo ci permette di distaccarci un po’ dalla morte di Rayna: tutti, come possono, stanno cercando di andare avanti con la propria vita.

Deacon lo fa occupandosi dell’eredità lasciata dalla defunta moglie: si trova ad esplorare un campo nuovo, che lo vede non più come musicista il cui unico compito era quello di fare buona musica, ma anche come imprenditore. Al suo fianco ha l’immancabile Bucky e Zack, entrambi con idee molto diverse su come andrebbe gestita la Highway 65. Ma il compito più difficile che spetta a Deacon è quello di occuparsi dell’eredità più preziosa lasciata da Rayna, le sue due figlie. E tra mandare avanti una casa discografica e crescere due adolescenti, sono sicura che la seconda risulterà una sfida molto più difficile per lui.

Dopo esserci sorbiti Maddie e le sue crisi da prima donna per tutto questo tempo, ora questo personaggio sembra aver trovato il suo equilibrio all’interno della storia ed è il turno della più piccola delle sorelle Conrad. Daphne fino ad ora ha vissuto nell’ombra della sorella, troppo piccola per fare molte delle cose che faceva Maddie, ma adesso, con la morte della madre, anche noi possiamo conoscerla un po’ meglio dopo questi cinque anni ridotti a poche battute. La perdita della madre l’ha profondamente scossa, portandola a sprofondare in una depressione. È un risvolto molto interessante ed un modo per approfondire il personaggio di Daphne distaccandola dalle crisi avute dalla sorella maggiore e, al contempo, può dare modo alla stessa Maddie di riscattarsi dopo le uscite odiose che ha avuto nella sua parte di storyline.

L’uscita del disco di Juliette dà modo anche alla diva del country pop di fare i conti con la realtà delle sue scelte gospel, mettendola di fronte ad una nuova sfida. Juliette, nel corso delle stagioni, ha avuto modo di crescere moltissimo, di correggersi e di maturarsi, ma il suo viaggio non è ancora finito. Forse il suo compito sarà quello di prendere il posto di Rayna e diventare un nuovo punto di riferimento (come già sta facendo con Maddie) o forse no, ma sta di fatto che notiamo che il suo percorso di crescita non è ancora ultimato.

E infine abbiamo Gunnar e Scarlett, che finalmente hanno scoperto chi è il padre della creatura che la cantante porta in grembo (e, non essendo Gunnar, a rimanere in gioco è solo un’altra persona). È stato un po’ triste assistere ad un nuovo ostacolo per questa coppia dopo le innumerevoli prove che hanno dovuto superare nel corso delle stagioni per riuscire a stare insieme, ma sarà sicuramente molto interessante capire come riusciranno a trovare la strada per stare insieme. Gunnar sembra intenzionato a voler crescere il bambino anche se non è suo, ma gli sarà possibile quando entrerà nell’equazione anche il vero padre?

Insomma, Nashville ha chiuso il capitolo di Rayna senza continuare a vivere nel lutto. Si sente la sua mancanza e la sua presenza è ancora viva dentro i personaggi e noi fans, ma la serie TV va avanti, è pronta a reinventarsi e a non mollare e noi, da fan e amatori di Nashville, dobbiamo essere pronti a dare il nostro supporto.

About Jeda

Top 5 : Banshee, Twin Peaks, Son of Anarchy, Homeland, Downton Abbey. Nata e cresciuta in mezzo al verde e alla campagna nel lontano 1990, Jeda sviluppa sin da piccola l’innata capacità di stare ore ed ore seduta di fronte un qualsiasi schermo a guardare serie tv - che, in età infantile, erano cartoni animati. È una dote che le tornò utilissima con l’avvento dello streaming, riuscendo a vedere telefilm senza stancarsi mai, ignorando completamente lo studio e i risultati si vedono: fuoricorso da circa mille anni, la sua preoccupazione principale è quella di riuscire ad essere in paro con i recuperi, almeno una volta nella vita. Le piace leggere, scrivere ed ha una passione quasi ingestibile per le cose oscene.

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